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ENAC, ECCO IL PIANO QUINQUIENNALE DELLA RICERCA 2021-2025

L’Enac ha presentato il Piano quinquennale della ricerca 2021-2025, specificando come l’avanzamento scientifico e tecnologico, soprattutto nell’attuale momento di crisi del trasporto aereo determinata dalla pandemia da COVID 19, possa svolgere la funzione di volano per lo sviluppo del Paese perché stimola il circuito dell’economia, dell’innovazione e della crescita industriale. In quest’ottica il Piano Quinquennale non è soltanto il documento programmatico con il quale sono individuate le aree tematiche generali e i relativi ambiti di ricerca, ma è l’espressione della politica di Ricerca e Sviluppo che l’Ente intende perseguire.

Sulla base dell’esperienza derivata dal Piano Quinquennale 2018-2022, e dalla relativa attuazione dei Piani Operativi 2018 e 2019, la policy dell’ENAC per la ricerca assume sempre più rilevanza. Infatti l’investimento nella ricerca, pur mantenendo le caratteristiche di progetto virtuoso, non è più soltanto complementare alla mission dell’Ente, ma diventa obiettivo strategico dell’ENAC.

La ricerca non è più solo concretizzazione di un obiettivo in un arco di tempo prefissato, ma costituisce una piattaforma per contribuire allo sviluppo del sistema nazionale, attraverso il supporto all’innovazione tecnologica e alla realizzazione dei fattori abilitanti di nuovi settori e/o di nuovi modelli operativi che necessitano di regolazione. Tutto ciò tenendo conto dell’orientamento delle politiche europee ed internazionali in campo aeronautico e degli indirizzi governativi, in particolare del MIMS, in modo da essere sempre al passo con le innovazioni tecnologiche ed industriali del settore che necessitano dell’intervento regolamentare, di certificazione, di vigilanza e di controllo e, più in generale, della regolazione dell’ENAC quale autorità aeronautica nazionale.

Il contesto economico nazionale. Il progresso scientifico e tecnologico diventa volano per lo sviluppo del paese perché stimola il circuito dell’economia, del benessere e della crescita, che avviene anche attraverso risorse non materiali che si basano sul valore cardine della conoscenza. Ciò in considerazione del fatto che il tasso di innovazione in questo momento è il più alto nella storia dell’umanità e che ci troviamo a vivere una vera e propria rivoluzione tecnologica nella quale l’innovazione e la scienza offrono occasioni di crescita senza precedenti. Sotto tale profilo l’Italia costituisce una realtà scientifica di tutto riguardo nel panorama internazionale vantando diverse eccellenze nella ricerca. In questo ambito, pertanto, è necessario che l’ENAC, in virtù della sua funzione di autorità aeronautica nazionale, si inserisca nel circuito delle amministrazioni pubbliche che hanno la funzione di stimolare sinergie per la crescita dei settori collegati alla propria competenza. In questo contesto possiamo fare riferimento, ad esempio, alle attività di collaborazione dell’Ente con il CIRA, con l’ASI e con il DTA Puglia, contestualizzate nei recenti Accordi di cooperazione.

Il settore aeronautico e il settore aerospaziale. Attualmente il settore aeronautico è caratterizzato da una sempre maggiore internazionalizzazione delle imprese e dei fenomeni competitivi. In tale scenario è rilevante la presenza di forti spinte innovative nell’offerta di servizi e di nuovi modelli di business nonché nell’impiego di prodotti tecnologicamente avanzati in grado di migliorare le prestazioni del sistema. Inoltre, il fenomeno dell’internazionalizzazione della filiera rende il settore aeronautico di grande rilevanza per le economie territoriali coinvolte nei relativi processi produttivi. In particolare, il sistema dell’aviazione civile risulta caratterizzato da una alta specializzazione tecnologica e da una vasta regolamentazione pubblica relativa sia ai prodotti aeronautici che ai servizi di trasporto aereo offerti all’utente.

Su altro versante, il tema dell’ambiente e in particolare i cambiamenti climatici, che sono diventati fonte di preoccupazione, hanno indotto l’industria aeronautica ad intraprendere azioni significative per proteggere il pianeta. Il settore si era posto la sfida, entro il 2020, prima dell’avvento della pandemia, di ridurre le emissioni nette di CO2 nonostante la crescita esponenziale della domanda di viaggi e trasporti aerei. Il tema della sostenibilità è prioritario nel settore dell’aviazione civile.

Si parla di aviazione sostenibile quando ricorrono tre principali elementi tecnologici:

  • elaborazione di progetti e sviluppo di tecnologie e di motori in un’ottica di riduzione di CO2;
  • politiche di sostentamento della commercializzazione di carburanti alternativi e sostenibili;
  • sviluppo di tecnologie radicalmente nuove che in un futuro prossimo consentiranno la “terza generazione” dell’aviazione civile.

La sfida di coniugare le esigenze del trasporto aereo con le ragioni dell’ambiente sta da qualche anno impegnando le Autorità delle aviazioni civili del mondo e le organizzazioni internazionali di settore. Infatti, la protezione ambientale è uno degli obiettivi strategici dell’ICAO perseguito attraverso il Committee on Aviation Environmental Protection (CAEP).

Droni. Altro settore che ha finora contribuito in modo evidente alla spinta all’innovazione è quello relativo all’avvento e alla progressiva affermazione degli aeromobili a pilotaggio remoto (droni), in servizi a sempre maggiore valore aggiunto, non esclusi quelli a tutela e salvaguardia della vita umana (safe life services). L’Ente è attualmente impegnato a promuovere lo sviluppo e l’innovazione del settore con uno sguardo attento alle esigenze della società e alle tematiche ambientali, anche portando avanti il progetto nazionale di Advanced Air Mobility insieme al Ministero delle infrastrutture e delle mobilità sostenibili e al Ministero per l’innovazionetecnologica e la transizione digitale. Sulla base delle prestazioni attese dai futuri sistemi UAS (Unmanned Aircraft Systems) e dell’avvento di nuove tecnologie digitali e sostenibili, l’attenzione e l’interesse degli stakeholder istituzionali e industriali, nonché delle comunità, sono sempre più spostati su nuovi concetti di mobilità urbana, periurbana e interurbana. Uno sforzo di ricerca applicata in ambito infrastrutturale, normativo e tecnologico appare necessario al fine di consentire la creazione di un ecosistema in cui tali casi di studio possano essere implementati direttamente nei territori, in modo da facilitare la fattibilità tutte le altre future applicazioni di interesse.

droni (Corriere del Volo)

Aerospazio. Anche il settore aerospaziale sta vivendo una stagione di forte interesse, dati i cambiamenti indotti dalla sempre maggiore dipendenza dei servizi offerti alle imprese e alle persone mediante l’uso dei satelliti. Il dislocamento di servizi tecnologicamente avanzati, quali ad esempio la stessa navigazione aerea, nello spazio, con conseguente dismissione delle infrastrutture terrestri, pone una enorme sfida al sistema dell’aviazione civile. Anche l’innovativo posizionamento dell’Ente nei confronti delle nuove prospettive di utilizzo dell’aerospazio, pure definito come Higher Airspace, richiede un significativo investimento da parte dell’Ente in termini di risorse e conoscenze. Un ruolo significativo all’interno del nuovo settore della Space Economy è svolto dal trasporto commerciale suborbitale che, sfruttando le tecnologie emergenti, consente lo svolgimento di operazioni di volo per finalità di trasporto di persone, di attività di ricerca e di sperimentazione in microgravità e in prospettiva per il lancio in orbita di satelliti. Inoltre, gli elementi che oggi appaiono indirizzare l’azione governativa vedono prevalere l’aspirazione a realizzare una concreta capacità del sistema Paese per un accesso autonomo allo spazio e una capacità di Space Situation Awareness-SSA, Space Surveillance and Tracking-SST e Space Traffic Management-STM. Nel contesto di quanto sopra delineato gli ambiti di studio e ricerca del Piano possono essere ricondotti a:

  • aviolancio
  • lanci verticali da piattaforma
  • SSA e SST.

Cyber security. Il tema della cyber security è oggi di evidente attualità e sarà oggetto di notevole impegno per tutte le Autorità a vario titolo coinvolte nella difesa da attacchi cibernetici, da quelle civili a quelle militari, compresi gli aspetti di ordine pubblico. Sono in atto a livello europeo e nazionale iniziative normative e operative per il contenimento e il contrasto al fenomeno. Nell’aviazione civile il tema è fortemente sentito tanto da aver già influenzato le tecniche di progettazione dei sistemi di gestione e controllo degli aeromobili, soprattutto quelli di recente inserimento nelle flotte degli operatori commerciali, data la loro alta dipendenza da sistemi digitali. Lo stesso sistema di gestione del traffico aereo, ATM e servizi di navigazione aerea, ha adottato misure di difesa dal fenomeno e appare in grado di migliorare le proprie capacità di fornire un servizio sicuro. Appaiono però ancora da affrontare gli aspetti relativi al sistema aeroporto che, stante la complessità delle funzioni assicurate e la pluralità dei soggetti che in esso interagiscono, presenta maggiori aree di incertezza.

Safety. A meno della crisi indotta dalla pandemia COVID, il cui superamento impegnerà, nelle migliori prospettive, il prossimo biennio, il trasporto aereo nazionale ha registrato nei recenti anni significativi incrementi rispetto agli anni precedenti nonostante la debolezza del mercato interno dovuta al perdurare della crisi economica, e si consolida come uno dei settori produttivi in costante crescita. L’obiettivo fondamentale per gli Stati, al fine di riconoscere una aviazione sostenibile direttamente collegata allo sviluppo socio economico di un paese, è quello di collegare maggiormente i piani generali di aviazione civile ai piani nazionali di sviluppo, passo necessario per tutte quelle nazioni, tra cui l’Italia, che intendono sostenere l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e il conseguimento dei suoi obiettivi di sviluppo sostenibile.

Gli ambiti di ricerca individuati per le esigenze nazionali sono:

  • Equipaggio di volo: effetti delle condizioni ambientali sugli equipaggi di volo
  • Effetti di sostanze psicotrope sugli equipaggi di volo,
  • Bird strike (wildlife),
  • Nuove tecnologie per aeroporti di aviazione generale,
  • Crashworthiness: tecnologie e normative per la protezione degli occupanti da impatto di elicotteri e aerei di aviazione generale a seguito di incidenti. Può riguardare nuovi materiali, sistemi di atterraggio, tecnologie per i serbatoi di carburante, ecc.

Infrastrutture aeroportuali. La domanda di capacità che interesserà il sistema aeroportuale in futuro per sostenere un sostanziale raddoppio del traffico porterà alla necessità di ulteriori infrastrutture (air side e land side) e di una maggiore efficienza operativa di esse. Anche l’interazione con le comunità che ospitano gli aeroporti potrà risentire di questo importante sviluppo, generando nuove problematiche sulla loro sostenibilità sociale. Si può, pertanto, ritenere che l’utilizzo di nuovi materiali e l’evoluzione tecnologica possa generare una esigenza per l’Ente di sviluppare un proprio know how al fine di presidiare i nuovi domini.

Le infrastrutture aeroportuali rappresentano quindi un punto di attenzione di ENAC sul quale investire anche in termini di ricerca. Gli ambiti di ricerca individuati sono:

  • Pavimentazioni: tra i criteri di progettazione delle piste Enac ritiene di dover emettere delle Linee guida riguardanti anche la problematica della evoluzione del degrado della pavimentazione dovuto al passaggio degli aeromobili. Sono in corso studi di un sistema sperimentale di monitoraggio dello stato tensionale e deformativo delle pavimentazioni aeroportuali.
  • Green airport: ovvero un aeroporto che per tipologia infrastrutturale, modalità costruttive e procedure gestionali ha la capacità di contenere l’impatto ambientale intesto come sua sostenibilità rispetto al contesto territoriale.
  • Aeroporti per l’aviazione generale: individuazione di nuove soluzioni tecnologiche per il miglioramento della operatività.

Regolazione economica. L’ENAC, nell’ambito delle proprie competenze, ha indirizzato la propria attività al soddisfacimento delle nuove realtà operative incontrando una serie di problematiche relative ad aspetti economici i cui ambiti spaziano dalla determinazione delle tariffe aeroportuali, alla necessità di adeguarle alle nuove realtà industriali, alla necessità di garantire uniformità di applicazione delle norme ai soggetti interessati. Emergono elementi di attenzione per quelli che sono oggi indicati quali “new business model” le cui conseguenze sul piano della competizione e sulla sostenibilità economica dei vettori sono di particolare interesse per l’Ente. Altresì la difficile tenuta dei vettori nazionali sul mercato comunitario e globale, emersa con chiarezza negli ultimi anni pone vari interrogativi sui fattori abilitanti, o viceversa sui fattori inibenti, che caratterizzano il settore imprenditoriale nazionale. Sotto questo profilo l’Ente trarrebbe beneficio da una migliore ed approfondita conoscenza degli aspetti economici che deve regolare o comunque controllare.

Gli ambiti di ricerca individuati sono:

  • Tariffe ENAC per funzioni di certificazioni e sorveglianza: adeguamento del sistema delle tariffe ENAC alle nuove realtà industriali aeronautiche. Problema della concorrenza rispetto ai paesi viciniori.
  • Market Power Assessment: riferito agli aeroporti ed ai sistemi aeroportuali. Applicazione della Direttiva CE 12/2009 sui diritti aeroportuali.
  • Nuovi modelli di business: leasing degli equipaggi; esternalizzazione delle funzioni tecnico-operative; ecc.
  • Ownership and control: impatto sul mercato delle previsioni comunitarie.

Il settore aeronautico nel futuro dell’industria. L’Europa già nel 2009 con il Parere del Comitato economico e sociale europeo, ha affermato che “il settore aeronautico è un crogiolo di competenze e di tecnologie fondamentali e anche un motore essenziale per l’innovazione”. L’industria aeronautica è quindi considerata un elemento decisivo per lo sviluppo tecnologico e la crescita economica di un Paese. In tal senso l’Unione europea indirizza gli Stati membri verso strategie che prevedono misure atte a rafforzare la competitività ed a migliorare la capacità di rispondere alle fluttuazioni del mercato. L’obiettivo comunitario prende in considerazione, fra gli altri, anche il fattore ricerca, sensibilizzando gli Stati sulla necessità di massimizzare l’efficacia dei finanziamenti in tale campo.

L’Europa che individua gli ambiti che devono rappresentare per gli Stati membri veri e propri obiettivi di intervento:

  • rendere il trasporto aereo più ecologico
  • assicurare la soddisfazione e la sicurezza dei passeggeri
  • ridurre le emissioni di CO2
  • ridurre l’inquinamento acustico
  • ridurre il consumo di carburante
  • sviluppare concetti che facilitino lo smaltimento di vecchi materiali
  • favorire l’uso di materiali riciclabili
  • aumentare la capacità dello spazio aereo e delle infrastrutture.

La politica comunitaria è certamente orientata verso l’adozione di misure comuni che rendano il trasporto aereo ecosostenibile e tendente a livelli di safety sempre più elevati e coerenti con il progresso tecnologico.

In Europa. La politica europea in materia di ricerca e sviluppo tecnologico ha occupato una posizione importante nella normativa dell’Unione Europea fin dalla firma dei primi Trattati comunitari; nei primi anni ottanta è stata ampliata con la creazione di un spazio europeo di ricerca. Tale orientamento è frutto del principio contenuto nell’art. 179 del TFUE in base al quale “L’Unione si propone l’obiettivo di rafforzare le sue basi scientifiche e tecnologiche con la realizzazione di uno spazio europeo della ricerca nel quale i ricercatori, la conoscenza e le tecnologie circolino liberamente”. Sono ormai più di venti anni che il Parlamento europeo sostiene una politica sempre più ambiziosa in materia di ricerca e tecnologia con l’obiettivo di mantenere e rafforzare la competitività dell’Unione Europea sul piano internazionale.

In particolare, a partire dal 2014 gli investimenti europei a favore della ricerca sono stati inseriti nel programma Horizon 2020 e la Commissione nella comunicazione relativa alla valutazione intermedia del progetto2, ha sottolineato che la ricerca e l’innovazione sono determinanti per sostenere i valori e il modello socio economico dell’Europa e la sua competitività globale. Oggi, il mondo è in rapida evoluzione e lo sfruttamento delle risorse naturali e della forza lavoro stanno lasciando il passo alla produzione di conoscenze e alla loro rapida trasformazione. Di conseguenza una crescita sostenibile nel futuro può derivare soltanto, in questo momento, dall’investire nella ricerca e nell’innovazione, che contribuiscono direttamente alla prosperità e al benessere individuale e collettivo in generale.

In Italia. Anche l’Italia ha dimostrato che l’avanzamento scientifico e tecnologico costituisce il motore della forza culturale che crea, alimenta e soddisfa i bisogni primari della società stimolando il circuito dell’economia, del benessere e della crescita. Questi risultati sono possibili quando nella società sono presenti comunità attive e partecipative e istituzioni pubbliche di alta qualità che si rivelino benefiche per la crescita economica, aumentando la probabilità di soluzioni cooperative a problemi collettivi ovvero incoraggiando l’investimento di idee.

In attuazione dei principi europei, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha elaborato la Relazione programmatica 2020 relativa alla partecipazione dell’Italia all’Unione Europea. Nel documento, tra l’altro, si sottolinea come il rapporto tra l’Italia e l’Unione Europea deve continuare ad essere improntato ad un approccio costruttivo e propositivo nella consapevolezza che la tutela dell’interesse nazionale non si persegue da soli ma al contrario è necessaria una presenza politica in Europa che formuli proposte che rendano il nostro Paese più forte e credibile.

Oggi l’Europa ha di fronte a sé il grande obiettivo di recuperare la propria competitività anche attraverso un ambizioso piano di politica industriale, che coniuga la capacità di ricerca e sviluppo dei paesi membri con la costruzione di nuove “global value chains” europee al fine di contrastare la competizione globale. Per attuare questo progetto Europeo, il Governo italiano si propone tra l’altro, come sottolineato nella Relazione 2020, di

  • rafforzare i meccanismi di collaborazione tra pubblico e privato
  • attuare i grandi programmi strategici in ambito aerospaziale e satellitare
  • attuare il Piano Strategico Space Economy per l’innovazione e lo sviluppo del settore spaziale.

Inoltre, in tema di ricerca il Governo nel corso del 2020, si era proposto di intervenire in particolare sulla ricerca industriale in modo da creare un ecosistema favorevole al “bottom up” di progetti rilevanti attraverso forme di partenariato pubblico-privato. Tale strategia è finalizzata ad integrare, collegare e valorizzare le conoscenze della ricerca per le sfide sociali emergenti e favorire processi di innovazione e trasformazione sociale connessi allo sviluppo di nuove tecnologie. Di particolare interesse sul piano nazionale è la recente rivisitazione del PRORA, Programma di ricerca aerospaziale elaborato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, che ha valorizzato le iniziative e i progetti relativi allo spazio e alle potenziali attività che interessano le alte quote dell’atmosfera (cd aerospazio), cui l’ENAC ha fornito il proprio contributo.

NEXT GENERATION EU. Il Piano quinquennale della ricerca 20121- 2025 di ENAC non può non considerare, tenuto conto della attuale pandemia da COVID 19, gli aspetti che influiscono e pesano sul sistema del trasporto aereo e che si ripercuotono sui temi principali della ricerca. Tenuto conto del particolare periodo di calo della domanda di traffico, lo stimolo per mettere in campo forze e risorse nel settore della ricerca dell’aviazione civile è ancora maggiore. A livello europeo e mondiale si avverte l’esigenza di destinare ogni sforzo a trovare modalità e meccanismi che possano dare nuovo impulso al trasporto aereo e all’aviazione civile, in un contesto di sostenibilità e di tutela ambientale.

Per contribuire a riparare i danni economici e sociali causati dalla pandemia di coronavirus, la Commissione europea, il Parlamento europeo e i leader dell’UE hanno concordato un piano di ripresa che aiuterà l’UE ad uscire dalla crisi e getterà le basi per un’Europa più moderna e sostenibile. Il bilancio a lungo termine dell’UE, unito all’iniziativa Next Generation EU, uno strumento temporaneo pensato per stimolare la ripresa, costituirà il più ingente pacchetto di misure di stimolo mai finanziato dall’UE.

L’obiettivo è un’Europa più ecologica, digitale e resiliente. Next Generation EU è uno strumento di ripresa temporaneo che consentirà alla Commissione europea di ottenere fondi sul mercato dei capitali. Tale strumento contribuirà a riparare i danni economici e sociali immediati causati dalla pandemia di coronavirus, per creare un’Europa post COVID-19 più verde, digitale, resiliente e adeguata alle sfide presenti e future. L’idea di base europea, che anche il Governo italiano in generale ed ENAC, per quanto di competenza, sta riprendendo, è che la risposta alla crisi innescata dalla pandemia vada indirizzata verso l’accelerazione del percorso di innovazione e trasformazione dei vari settori dell’economia interessati da questa fase di depressione economica globale Nell’attuale momento storico la ricerca non può non fare riferimento e comprendere come scopo principale la resilienza e di conseguenza gli strumenti programmatici di intervento debbono essere necessariamente letti in questa ottica.

Sul piano dell’aviazione gli investimenti nel settore possono determinare un cambiamento strutturale e avere un impatto duraturo sull’economia e, soprattutto, sulla sostenibilità. In questo senso si inseriscono fra le attività previste da ENAC il piano ENAC Fly Green & Digital Next Generation con il quale è stato sviluppato un programma di interventi aeroportuali attualmente approvati e pianificati relativi a interventi aeroportuali e che rientrano nell’ambito della digitalizzazione e della sostenibilità ambientale e il progetto di digitalizzazione della catena logistica con creazione di piattaforme digitali per la gestione complessiva delle merci, digitalizzazione integrale dei documenti di trasporto e sistemi di AI per la pianificazione ed ottimizzazione dei carichi; e il Progetto Digital Innovation dei sistemi aeroportuali (implementazione su alcuni aeroporti del sistema Air Traffic Management di nuova generazione che consente la completa digitalizzazione delle operazioni).

Questi progetti, insieme ad altri già ricompresi nello schema del piano quinquennale della ricerca 2021-20125 sono stati inseriti nella proposta inviata al MIMS per il Recovery Fund in data 26 gennaio 2021 prot. 8382.

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