Oslo, 2 febbraio 2023. Flyr – compagnia norvegese fondata nel 2020 che ha avviato le operazioni nel 2021 collegando destinazioni nazionali in Norvegia e in Europa con una flotta in leasing composta da 12 aerei Boeing 737, tra cui sei 737 Max, acquistati da Air Lease Corp. – a soli 19 mesi dal decollo inaugurale ha cessato le proprie operazioni mandando a casa circa 400 i dipendenti. In un messaggio sulla propria pagina web (https://flyr.com/en) la compagnia informa:
“Flyr non ha avuto successo con il nuovo financial plan e martedì sera il board ha concluso che non ci sono alternative per ulteriori operazioni. La compagnia presenterà istanza di fallimento mercoledì mattina”.
“Flyr ha ora cessato l’attività e tutti i voli sono stati cancellati e non saranno riprogrammati. Grazie a tutti coloro che hanno scelto di volare con noi nell’ultimo anno e mezzo”.
“Ci mancherete tutti dal profondo del cuore e ci scusiamo profondamente con tutti coloro che sono stati colpiti dal fatto che ora dobbiamo atterrare. Incoraggiamo tutti coloro che hanno prenotato un biglietto con noi a contattare la propria credit card company per un rimborso. Il bankruptcy trustee assumerà tutta la responsabilità per Flyr in futuro e condividerà le informazioni di contatto su www.flyr.com non appena saranno disponibili”.
Nel novembre 2023 la compagnia, che già aveva anticipato ingenti tagli alle spese in ottobre per preservare la liquidità durante l’inverno anche sospendendo rotte non redditizie, aveva dichiarato la necessità inderogabile di appellarsi a nuovi fondi per la sopravvivenza, raccogliendo solo la metà della liquidità necessaria.