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FLYING ON

LUCA GRAF: SWISS, VOLARE SÌ, MA CON LA MASSIMA COMODITÀ

Maggiore compagnia aerea svizzera nata il 31 marzo 2002 in seguito alla fusione tra la Crossair e la Swissair, quest’ultima allora in fallimento, la SWISS International Air Lines è stata negli ultimi anni incorporata nella compagnia aerea tedesca Lufthansa. Attualmente serve 48 destinazioni in Europa e 24 intercontinentali in 39 Paesi per lo più in Europa, in Africa, Asia, Nord e Sud America. In seguito al «matrimonio» con il Gruppo tedesco, è entrata a far parte della Star Alliance, di cui fanno parte varie altre compagnie aeree. Ha sede a Basilea e svolge servizi di trasporto sia passeggeri sia merci. I suoi hub principali sono l’aeroporto di Zurigo-Kloten e, in misura minore, quelli di Ginevra-Cointrin e di Basilea. Opera con 83 aerei, in maggior parte Airbus, ed ha in programma un graduale rinnovamento della flotta con 32 ordini già decisi. Direttore generale per l’Italia è Luca Graf, che in questa intervista illustra le novità di avanguardia introdotte via via nella flotta, la strategia attuata, i programmi delineati e in via di realizzazione, i risultati ottenuti negli ultimi anni, le esigenze dei suoi passeggeri e i servizi di qualità grazie ai quali la compagnia si distingue.

Domanda. Quali sono le principali novità adottate dalla SWISS?
Risposta. Nel prossimo settembre avremo completato il nuovo allestimento della Classe Business nell’intera flotta intercontinentale, per cui tutti i nostri aerei di lungo raggio, che attualmente sono 25, avranno la stessa nuova poltrona di alto standard, che potrà essere trasformata in un letto completamente orizzontale, lungo due metri, dotato di un cuscino ad aria regolabile. La SWISS è la prima società aerea ad adottare questa soluzione che presenta due vantaggi: un maggior comfort per il passeggero, che potrà adattare il cuscino a piacimento, ossia duro, morbido, per stare seduto o sdraiato; la funzione di massaggio, utile per variare a pressione. Inoltre questa poltrona comporta una riduzione di peso, per cui l’aereo deve trasportare un minor carico complessivo, ottenendo in tal modo anche un risparmio di carburante.

D. Poltrone leggere sono installate anche in altri tipi di vostri aerei?
R. In tutti. Tre anni fa cominciammo a montare, anche sulla flotta europea, poltrone in fibra di carbonio, più sottili e meno pesanti. Per i voli in Europa è stato aggiunto un cuscinetto in pelle per offrire una più elevata sensazione di comodità; è stato anche spostato in alto il portariviste e liberato lo spazio nel quale di solito si poggia il ginocchio. Il nostro Gruppo ha aderito anche a un programma di riduzione dell’impatto sull’ambiente attuato da tutto il Gruppo Lufthansa, che dedica molta attenzione a questo aspetto. Per esempio, il cuscino ad aria regolabile è una nostra innovazione che abbiamo realizzato e immesso nel mercato insieme all’azienda svizzera Lantal, proprietaria del brevetto. Lo stesso cuscino viene anche impiegato nella Prima Classe, con la sola differenza che in questo caso la poltrona è ovviamente più ampia, più larga e più comoda, anche perché la poltrona diventa un letto completamente orizzontale, con il piumino, con il pigiama personale ecc. Insomma con tutti quegli accessori che distinguono la Classe Business, e con una poltrona pensata per i viaggiatori d’affari che vogliono lavorare e dormire un po’, mentre la Prima Classe è pensata soprattutto per persone che vogliono godersi il volo di lusso. E, insieme all’allestimento di questa nuova poltrona in Classe Business, c’è una seconda novità: in tutta la flotta intercontinentale sarà completata anche la sostituzione degli aerei a lungo raggio  A330-200 con nuovi Airbus 330-300, un modello caratterizzato da emissioni molto ridotte rispetto a quelle dei precedenti. Questo perché noi puntiamo di raggiungere basse emissioni per passeggero e minore consumo di carburante.

D. Quanti saranno i nuovi aerei?
R. Diventeranno 15. Oltre a 10 Airbus 340, riceveremo nei prossimi tre anni 5 Airbus 330-300 e quindi arriveremo a una flotta di 30 aerei nel lungo raggio. Una novità consisterà nel fatto che quando completeremo questa operazione con l’ingresso dell’ultimo di questi  nuovi  aerei, la SWISS sarà l’unica compagnia  europea che offrirà la Prima Classe per tutte le sue destinazioni intercontinentali. Sono rimaste poche, infatti, le compagnie aeree che hanno una Prima Classe, precisamente la Lufthansa, l’Air France e la British Airways, perché le altre hanno solo la Classe Business e la Classe Economica. Adesso è disponibile con alcuni vettori anche una nuova Classe Economica, la «Plus», che è una via di mezzo. Ma noi crediamo nella Prima Classe e su di essa otteniamo ancora dei buoni risultati, per questo abbiamo deciso di introdurla in tutte le destinazioni intercontinentali.

D. Perché questa decisione?
R. In Europa le tre compagnie che ho menzionato su alcune rotte compiono il servizio solo con due Classi, perché non c’è domanda di Prima Classe; invece noi abbiamo deciso di introdurla con 8 posti su tutte le destinazioni intercontinentali. Diciamo che l’avevamo già nei due terzi delle nostre destinazioni, ma abbiamo deciso di offrirla sull’intera rete lungoraggio per vari motivi. In primo luogo per essere una compagnia di qualità che vuole porsi a un livello di qualità superiore; a tal fine serve la Prima Classe e i nostri clienti se l’aspettano. In secondo luogo, quando la flotta è unica, gli aerei devono essere più intercambiabili, per cui quando sorge un problema tecnico in un aereo, possiamo subito sostituirlo con un altro identico, che offre lo stesso servizio, senza dover mutare le condizioni offerte al cliente. Si sa che la SWISS è una compagnia che offre la Prima Classe su tutti i voli intercontinentali e questa caratteristica ne rafforza l’immagine.

D. L’aggiornamento della flotta riguarda solamente gli aerei in servizio sul lungo raggio?
R. Abbiamo una flotta formata complessivamente da 89 aerei. Di essi, 25 sono a lungo raggio e i restanti 64 operano sul breve raggio. Abbiamo 72 destinazioni in 39 Paesi; di esse 24 sono intercontinentali, servite almeno da un volo al giorno, eccetto New York che giornalmente è servita da 3 voli. Di solito operiamo almeno un volo al giorno per ogni destinazione allo scopo di garantire un’offerta interessante per i viaggiatori d’affari i quali, ovviamente, quando vogliono possono cambiare. Questo è il panorama generale.

D. Desiderate incrementare l’attività in Italia?
R. Lo scorso mese abbiamo presentato il nostro servizio a Roma, nel Teatro dell’Orologio, in collaborazione con Svizzera Turismo, perché desideriamo trasportare un numero crescente di passeggeri dall’Italia ed anche perché la Svizzera è sinonimo di puntualità e di precisione e questa è la nostra immagine. Si tratta di un’immagine reale, non pubblicitaria. Quando il pilota con il suo equipaggio partono, i passeggeri controllano l’orario sull’orologio per avere la conferma dei valori di base che sono l’affidabilità, la sicurezza, la puntualità e un ottimo rapporto tra la qualità del servizio e la tariffa praticata.

D. A quale valore tenete di più?
R. Questi sono i principi base, ma nella lista dei valori mettiamo al primo posto l’ospitalità, anche perché l’equipaggio rappresenta i nostri valori e   ogni comportamento da tenere nei confronti dei clienti deve esserne la manifestazione. Per esempio, un’iniziativa molto gradita è l’aver posto, nei nostri centri operativi, degli specchi sui quali è stato scritto «You are the face of SWISS» per ricordare sempre ai nostri dipendenti, che l’immagine da essi fornita è quella della SWISS, per cui deve essere adeguata al nostro stile, deve essere ospitale in quanto questa è una peculiarità svizzera. E poi vanno curati i dettagli perché quando si organizza un viaggio di alto livello non si deve pensare solo al servizio di bordo, ma anche a quello offerto a terra, ed anche al servizio al passeggero dopo il viaggio. Essendo una compagnia aerea di media dimensione, cerchiamo di essere il più vicino possibile ai nostri ospiti e di offrire un servizio più personale, quasi su misura.

D. Approvate il progetto della Lufthansa sull’aeroporto di Malpensa?
R. Anche se siamo autonomi, facciamo parte del Gruppo. Il progetto tendeva ad accertare la possibilità di creare una compagnia con un servizio diretto verso altri Paesi; un’opportunità interessante soprattutto dopo che l’Alitalia ha lasciato questo mercato. Come Lufthansa o SWISS abbiamo successo perché offriamo più vantaggi e opzioni, alla stessa tariffa, a un viaggiatore che viaggia ad esempio da Milano a Hong Kong via Francoforte, via Monaco o via Zurigo, secondo l’orario preferito, avendo a disposizione 3 voli giornalieri per Hong Kong e non uno di una sola compagnia. E questo non soltanto sul lungo raggio, ma anche in Europa. In sostanza il progetto offriva maggiori possibilità di scelta ai passeggeri

D. Quindi la scelta della Lufthansa non incide sulla SWISS?
R. Certamente per un Gruppo è preferibile offrire più opzioni, ma l’eliminazione di alcuni voli dall’Italia incide poco, anche per il calo dei passeggeri in atto, determinato dalla crisi economica. Il problema presente in Italia prima della crisi era l’esistenza di una tariffa media più bassa rispetto a quella degli altri Paesi europei, vantaggiosa per i passeggeri ma da non rendere redditizi i voli in Europa. La nostra compagnia applica un modello di attività di «hub carrier», ossia che trasporta attraverso uno scalo; questo rende difficile un servizio point to point, cioè solo avanti e indietro. Con il nostro modello invece si possono scambiare i passeggeri e, se la domanda è bassa, può essere compensata con quella proveniente da un altro tipo di clientela.

D. Com’è la vostra offerta in Italia?
R. Abbiamo 17 voli al giorno, 6 da Malpensa, 4 da Roma, 3 da Firenze e altrettanti da Venezia, oltre alla novità Roma-Basilea. Inoltre abbiamo voli con compagnie partner come Edelweiss Air, affiliata a noi al 100 per cento, di origine charter che prima era di Kuoni; da noi acquistata, vola soprattutto a Phuket, a Male e nei Caraibi, incrementando l’offerta; da maggio a ottobre raggiungono due volte a settimana Catania, una volta Lamezia Terme, Cagliari e Olbia, con offerte stagionali. Inoltre abbiamo un nuovo volo con un nostro partner non affiliato, l’Helvetica Airways, che copre la tratta Bari-Zurigo in codeshare con SWISS. I voli su questa rotta sono cominciati lo scorso settembre e si sono inseriti presto nel mercato anche perché Bari è servita solo dall’Alitalia e da un volo della Lufthansa, il Bari-Monaco. Per la nuova tratta Roma-Basilea, istituita qualche mese fa, le prenotazioni stanno aumentando e le previsioni sono positive ma dobbiamo pubblicizzarla di più. Per il momento soddisfa le nostre aspettative perché si aggiunge alla rotta Roma- Zurigo, e positivo è il fatto che crescono entrambe.

D. In un momento di crisi si riducono le offerte. Perché voi le aumentate?
R. Le abbiamo ridotte nel 2009 mettendo a terra due aerei di lungo raggio che adesso abbiamo reinserito perché la domanda dà segnali di ripresa soprattutto in alcuni mercati, tedesco, svizzero e statunitense. Recentemente abbiamo introdotto nuovi voli anche per la Spagna e per la Grecia; stranamente, anche se le loro economie sono in crisi, la domanda dei privati per viaggiare con SWISS c’è, grazie all’ottimo rapporto qualità-prezzo che offriamo. L’anno scorso abbiamo registrato profitti per 368 milioni di franchi svizzeri rispetto ai 146 milioni del 2009, con un margine sull’utile del 7,7 per cento che investiamo nell’acquisto di 5 aerei per il lungo raggio, cui si aggiungeranno, nei prossimi 2 o 3 anni, 5 aerei per il breve. Poi dal 2014 sostituiremo il Jumbolino ARJ che ha 4 motori e 100 posti con nuovi Bombardier CSeries, dotato di 120 posti.

D. Come avete raggiunto questo utile?
R. Con la crescita dei nostri servizi e con il reinserimento dei due aerei di lungo raggio; abbiamo ampliato la base dei clienti grazie alla nostra premura e ai nostri sforzi per offrire un servizio di qualità a un ottimo rapporto tra qualità e prezzo, traendone alla fine dei vantaggi. La conferma di questo viene anche dai premi che riceviamo, ultimo dei quali nel febbraio 2011 il titolo «Best airline in Europe» dal Business Traveller Magazine in Germania. L’anno scorso abbiamo raggiunto 14 milioni di passeggeri; la SWISS non ne ha mai avuti tanti e questo indica che nel 2010 abbiamo raggiunto un nuovo record. Il riempimento dei voli l’anno scorso è stato il più alto nella storia dell’azienda, dimostrando l’esattezza della nostra strategia basata sulla flessibilità, ossia la vicinanza alla clientela, che è la nostra ricetta del successo. I passeggeri aumentano sia elevando la qualità sia aumentando le dimensioni degli aerei, il numero dei posti, la frequenza dei voli.

D. Che cosa fate per l’ambiente?
R. Abbiamo tre progetti principali: rinnovare la flotta con gli aerei più efficienti che abbiamo già ricevuto e che riceveremo dal 2014; ridurre il peso in cabina e nella stiva introducendo anche nuovi sedili; adeguare il servizio di bordo, ad esempio usando in alcuni voli in Europa, in Classe Business, un vassoio con piatti di plastica di alta qualità pesanti meno della porcellana. In Svizzera si è molto attenti all’ambiente anche perché si è più vicini alla natura e se ne vedono i cambiamenti. Per esempio, all’interno del Paese tutti viaggiano in treno anche se le distanze non sono grandi; e la qualità dei treni è molto buona.

D. Qual’è una vostra offerta distintiva, particolare?
R. Per la Classe Business in Europa, nella quale pratichiamo tariffe regolari, abbiamo istituito anche un’offerta «upgrade». Nel momento di trattare l’acquisto del biglietto o anche successivamente, si può viaggiare, almeno su una tratta, in maniera più comoda, con maggiore privacy, con più comfort, con priorità di servizi. La tariffa è di 130 euro per tratta. Si può ottenere l’ Upgrade in Classe Business se questa è disponibile, e può prenotarsi anche facilmente nel sito o in agenzia di viaggio. Molti passeggeri, che nel volo di andata sogliono viaggiare in Classe Economica, in quello di ritorno preferiscono riposarsi e volare comodamente in Business Class. Con noi tutto è combinabile, e questa offerta, che è stata introdotta un anno e mezzo fa, è valida per tutto l’anno 2011.       (GIOSETTA CIUFFA)

Anche su SPECCHIO ECONOMICO – Luglio/Agosto 2011

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